La Direttiva 2000/60/CE istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di politica delle acque con l’adozione tra l’altro di misure specifiche per combattere l'inquinamento delle acque causato da singoli inquinanti o gruppi di inquinanti che presentano un rischio significativo per l'ambiente. Con la Decisione n. 2455/2001/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 novembre 2001 e la successiva Direttiva n. 2013/39/UE, è stato istituito un elenco di sostanze prioritarie, recepito in Italia con il decreto legislativo 13 ottobre 2015, n. 172. Detto decreto modifica l’art. 78, comma 13, del D.Lgs. 152/2006, fissando l'obiettivo di affrontare alla fonte la questione delle emissioni di inquinanti e di eliminare le sostanze pericolose prioritarie negli scarichi, nei rilasci da fonte diffusa e nelle perdite, secondo le tempistiche riportate nella tabella di cui al link sottostante.
A.P.P.A. “Obiettivo eliminazione sostanze pericolose negli scarichi, nei rilasci da fonte diffusa e nelle perdite, ai sensi dell'art. 78, comma 13, del D.Lgs. 152/2006"
La P.A.T. chiede pertanto alle Ditte di verificare l’eventuale utilizzo di dette sostanze nei cicli produttivi. Qualora se ne riscontri la presenza nelle materie prime o come sottoprodotti, la Ditta deve inviare all'Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente entro il 31 luglio 2021 una relazione con la quale si analizza la disponibilità di alternative, se ne considerano i rischi e si esamina la fattibilità tecnica ed economica della sostituzione delle predette sostanze.
Pubblicato il: Mercoledì, 24 Febbraio 2021